Dove capitano di più gli incendi in Italia?

 In firefighter, Primo piano

Pochi giorni fa il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ha pubblicato e diffuso il suo annuale rapporto statistico relativo agli interventi di soccorso effettuati nel 2022. Si tratta di un documento molto interessante e pieno di dati, cha fa luce, tra le altre cose, sui luoghi, le tipologie, le cause degli incendi in Italia.
Di seguito alcune informazioni interessanti che se ne ricavano.
Tutti gli annuari delle statistiche ufficiali si possono scaricare qui.

Gli incendi e le esplosioni sono le cause d’intervento maggiori

Un camion dei Vigili del Fuoco con due pompieri che stanno correndo durante un'esercitazione

Il 2022 è stato un anno “di fuoco” (perdonate il gioco di parole) per i pompieri italiani. Gli interventi complessivi sono stati quasi 1 milione. Ben 150 mila in più rispetto alla media relativa al periodo 2010-2019.

Il 27,5 % (cioè oltre 250 mila, con un aumento del 2 % rispetto al 2021) di tali interventi è relativo agli incendi e alle esplosioni. Si tratta della tipologia in assoluto predominante, seguita dall’apertura di porte e finestre (16,3 %), soccorso a persone (9,8 %) e di seguito tutte le altre: statica, bonifica da insetti, incidenti stradali, alberi pericolanti, acqua, fuga di gas, ascensori bloccati, recuperi, salvataggio animali e altri interventi vari.

In che tipo di luoghi avvengono di più gli incendi in Italia?

Dei Vigili del Fuoco all'interno del cestello di un'autoscala in prossimità di una chiesa

Le statistiche relative a incendi ed esplosioni ci dicono che la maggior parte di questi incidenti avvengono all’esterno:

  • strade e/o piazze cittadine: 16,1 %;
  • campi: 13,7 %;
  • zone rurali: 8,2 %;
  • strade extraurbane: 7,9 %;
  • boschi: 4,4 %.

Ma anche i dati che riguardano gli edifici sono interessanti:

  • appartamenti e locali di abitazione: 14,5 % (quasi 40 mila interventi);
  • autorimesse private: 0,7 % (quasi 2 mila interventi);
  • ristoranti, mense e simili: 0,4 & (1.135);
  • scuole: 0,2 % (654);
  • strutture ricettive turistico-alberghiere: 0,2 % (547).

Quali sono le principali cause degli incendi in Italia? E quali i combustibili coinvolti?

L'interno distrutto di una fabbrica andata a fuoco, con in primo piano i resti di uno scaffale in metallo

In ben il 60 % degli interventi, i Vigili del Fuoco non sono stati in grado, per via dell’immediatezza dell’evento, di accertare le cause.
Quando invece l’origine era chiara, ecco alcune tra le tipologie che si sono verificate con maggior frequenza:

  • cause elettriche: 4,2 % (oltre 11 mila casi);
  • camino e/o canna fumaria: 4,2 %;
  • mozziconi di sigaretta e fiammiferi: 1,6 %;

Per quanto concerne le sostanze combustibili solide:

  • sterpaglie: 27,4 %;
  • rifiuti: 7,8 %;
  • arbusti o macchia mediterranea: 4 %;
  • legno e sughero: 3,4 %;
  • alberi: 3,2 %;
  • fuliggine: 3,2 %;
  • fieno, paglia e simili: 2,8 %;
  • arredamenti: 2,2 %.

È dunque evidente come — tolti gli incendi all’esterno — quelli negli edifici si sviluppano con combustibili come il legno, la fuliggine e gli arredamenti.
Ecco perché le normative impongono ai locali pubblici e a quelli a uso pubblico (dalle scuole agli ospedali, dagli alberghi ai ristoranti, dai teatri alle sale da ballo) l’obbligo dell’uso di vernici ignifughe per gli elementi in legno. Questo significa strutture, pavimenti, pannelli ed elementi d’arredo, che possono essere protetti dai cicli di verniciatura ignifuga come quelli della gamma Firewall di Renner Italia.

Dei restauratori stanno compiendo dei lavori di restauro in una chiesa su due ponteggiUn drone con telecamera vola sopra una serie di falò accesi su una pianura accanto a un bosco, di sera