Vernici ignifughe e normativa chi deve utilizzarle

 In Firewall

Le vernici ignifughe come prescritto dalla normativa, fanno parte delle misure proprie della protezione passiva.

Quando una struttura è chiamata, in forza delle sue caratteristiche, a dotarsi di specifiche misure protettive antincendio dovrà provvedere a soddisfare i requisiti richiesti, ovvero includere le misure di:

  • “protezione attiva”: installazione d’impianti antincendio, rilevazione, estintori etc;
  • “protezione passiva”: pannelli, compartimentazioni e trattamenti specifici con prodotti certificati come le vernici ignifughe.

Il legislatore si esprime con chiarezza in merito, nel Nuovo regolamento di semplificazione di prevenzione incendi  Dpr n.151 dell’1 agosto 2011. La normativa entra nel dettaglio, elencando quali infrastrutture sono tenute all’adozione delle misure preventive. Precisa inoltre, in quale modo e con quali tempi, è necessario conseguire le certificazioni comprovanti l’adozione dei requisiti antincendio.

Le attività e le strutture che prevedono a vario titolo la presenza di persone, sono sempre tenute all’adozione di misure antincendio. La classificazione secondo la normativa riposa su un criterio di maggiore o minor rischio, specialmente in relazione alla tipologia di attività e al numero potenziale di persone che può riunire.

A titolo d’esempio, scuole, ospedali, biblioteche, teatri, cinema, alberghi, discoteche sono tutte strutture richiamate in modo moto rigido al rispetto della normativa.

Il certificato di prevenzione incendi

Il CPI, certificato di prevenzione incendi è la documentazione attestante il rispetto della normativa antincendio. Rilasciato dai Vigili del fuoco attesta la conformità dell’infrastruttura ispezionata, secondo quanto prescritto dalla normativa in base alla classe di appartenenza della struttura stessa. Il rilascio del C.P.I è indispensabile per l’avvio di qualsiasi attività aperta al pubblico.

La ripartizione in categorie delle strutture

La normativa suddivide le attività sottoposte ai controlli di prevenzione antincendio in tre categorie. Le ripartisce in base alla dimensione della struttura, al settore di riferimento dell’attività, alle regole tecniche di riferimento e in funzione della necessità di tutela della pubblica sicurezza.

Classe A: rientrano le strutture con più basso indice di pericolosità, per dimensione e tipo di attività, è il caso delle attività commerciali fino 600mq o delle scuole che riuniscono non più di 150 persone. Queste strutture non necessitano dell’approvazione preventiva di un progetto. Sono tenute alla presentazione della documentazione prevista e vengono sottoposte a verifica dai Vigili del Fuoco nel termine di 60 giorni. L’esito positivo dell’ispezione prevede il rilascio del verbale di visita tecnica, su richiesta.

Classe B: rientrano le strutture private e pubbliche che per dimensione e tipo di attività necessitano dell’approvazione preventiva del progetto. I vigili del Fuoco effettuano entro 60 giorni le ispezioni presso la struttura e rilasciano in caso di conformità, su richiesta, il verbale di visita tecnica. Eventuali irregolarità riscontrate per le strutture comprese nelle categorie A e B, in base al livello di gravità, possono comportare fino alla sospensione dell’attività con obbligo di rimozione degli eventuali effetti dannosi causati. La legge fissa nel termine di 45 giorni il tempo disponibile per conformare la struttura.

Classe C: rientrano le infrastrutture pubbliche e private che per caratteristiche tecniche, dimensioni e tipologie di attività sono associate a un più alto indice di pericolosità. Sono tenute alla presentazione e approvazione preventiva del progetto. I vigili del Fuoco nel termine di 60 giorni provvedono all’ispezione in loco. In caso di esito positivo, entro i successivi 15 giorni, viene rilasciato il certificato di prevenzione incendi.

L’importanza delle vernici ignifughe

Le vernici ignifughe sono prodotti caratterizzati da una grammatura applicativa più alta rispetto alle vernici per il legno normali. Questa caratteristica consente di proteggere con una barriera antifuoco la superficie lignea trattata. Nelle strutture tenute al rispetto della normativa antincendio, l’applicazione delle vernici ignifughe su pavimentazioni, contro-soffitti, arredi e piani di seduta, è fondamentale per mettere sotto controllo la reazione del legno in caso d’incendio.

La normativa Italiana con il D.M.26.06.84 (Classificazione di reazione al fuoco ed omologazione dei materiali ai fini della prevenzione incendi”) suddivide i materiali in 6 classi, da 0 a 5, sulla base della loro reazione al fuoco. La classe 0 viene attribuita ai materiali incombustibili, mentre di norma alle superfici lignee viene assegnato un valore compreso fra 4 e 5.

Il comportamento del legno non trattato in caso d’incendio lo colloca fra i materiali ritenuti più pericolosi, i cicli di verniciatura ignifuga intervengono sulle caratteristiche naturali di combustibilità del legno modificandone la risposta in caso d’incendio.

Le vernici ignifughe Firewall come richiesto dalla normativa, consentono di bloccare la propagazione delle fiamme, attraverso l’attivazione di tre differenti meccanismi:

  • l’emissione di gas in forza della quale allontanano l’ossigeno, inibiscono la combustione e conseguentemente contrastano il propagarsi delle fiamme.
  • La formazione dell’intumescenza attraverso la formazione di uno strato carbonioso schiumoso, fortemente compatto che agisce come isolante.
  • Il processo di vetrificazione del film di vernice: attivato da una reazione chimica, è la produzione di uno strato compatto isolante che impedisce il passaggio delle fiamme e l’innalzamento della temperatura.

Le certificazioni ottenute dai diversi cicli di verniciatura ignifuga Firewall, consentono di elevare la classe di reazione delle superfici lignee così trattate, fino alla classe 1. Permettono dunque il raggiungimento del miglior risultato che il legno come tipologia di materiale può conseguire.

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