Le pareti in cartone sono il futuro?

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Sempre più diffuse, le pareti in cartone sono una soluzione innovativa ed ecologica per la casa e per l’ufficio. Grazie alla loro robustezza, alla capacità di essere modellate in molte forme diverse e alla facilità di smontaggio e riciclo, il cartone offre svariate possibilità di personalizzazione e di creazione di soluzioni d’arredo uniche, originali e funzionali.

L’ispirazione arriva dal Giappone

Dettaglio di una casa in caratteristico stile giapponese, con in primo piano una parete di carta e, sullo sfondo, sfocato, il resto dell'ambiente

Le pareti scorrevoli e removibili sono una caratteristica distintiva dell’architettura giapponese tradizionale. Ne esistono di due tipi: i fusuma e gli shōji.
I fusuma sono realizzati con una struttura in legno rivestita in tessuto. Sono più pesanti e non lasciano passare le luce.
Gli shōji sono invece più leggeri: qui la struttura in legno tiene insieme pannelli di carta washi, una speciale carta di altissima qualità e molto resistente, prodotta a mano a partire da fibre vegetali (si usano alberi come il gelso, la wikstroemia, e l’edgeworthia chrysanthal). Le pareti e le porte di questo tipo sono traslucide: lasciano passare la luce e intravedere cosa c’è al di là di esse.

L’origine di questa peculiare modalità di divisione e arredo degli interni, per le case e i luoghi di culto, risale a oltre 1000 anni fa. Cominciò a diffondersi dopo che i monaci buddisti cinesi e coreani portarono in Giappone, all’incirca nel VII secolo, le prime tecniche di produzione della carta.
L’arte di creare le pareti di carta è stata tramandata di generazione in generazione, e ancora oggi le tecniche tradizionali vengono utilizzate per creare questi elementi d’arredo. La carta washi viene ancora prodotta a mano, e il legno è tagliato e lavorato con tecniche tradizionali.

Per le filosofie orientali il concetto di “vuoto” è fondamentale. «La realtà di una camera, per esempio, si troverà nello spazio libero racchiuso dal tetto e dai muri, non nel tetto e nei muri medesimi… L’utilità di un vaso per l’acqua sta nel vuoto in cui si può versare l’acqua, non nella forma del vaso o nella materia di cui è fatto. Il vuoto è onnipotente poiché può contenere tutto» diceva Lao Tse, fondatore del taoismo.
In quest’ottica, le pareti semovibili permettono di dare forme sempre differenti agli spazi, e dunque al vuoto.

Le pareti di cartone nell’architettura e nel design d’interni contemporaneo

Texture del cartoncino

È da oltre un secolo che architetti e designer occidentali si ispirano all’estetica e all’artigianato del Giappone.
Oggi, una soluzione come quella delle pareti fusuma e shōji appare perfettamente coerente con le rapide trasformazioni della nostra società e dei nuovi modi di abitare gli spazi, all’insegna della fluidità, della possibilità di trasformazione e dell’attenzione — sempre più cruciale — alla questione della sostenibilità ambientale.

Il materiale d’elezione è però il cartone. Questo coniuga leggerezza e resistenza, oltre alla possibilità di ottenere un gran numero di forme e decorazioni.
Ormai da tempo impiegato non più solo per il packaging, si è evoluto fine a diventare un vero e proprio materiale da costruzione, grazie a tecnologie come l’alveolatura (che permette di adoperarlo addirittura per le sedute) e l’ondulatura.

Inizialmente adottate per eventi temporanei come le fiere, i festival o i pop-up store, le pareti in cartone stanno iniziando a diffondersi anche negli spazi domestici, negli uffici e nei luoghi pubblici.
Possono essere prodotte in vari spessori, a seconda dell’uso a cui sono destinate, e in molte forme diverse. Inoltre si trasportano, smontano e riciclano con facilità, rendendole una scelta ecologica e sostenibile. Anche a livello economico, permettono di arredare con poca spesa.
Sono particolarmente adatte ai grandi open space, ma anche agli spazi piccoli, dove ogni centimetro di spessore guadagnato è importante.

Le vernici ignifughe per il cartone alveolare

Celle a nido d'ape che formano la struttura di un cartoncino alveolare

Il cartone, come ben sappiamo, è un materiale infiammabile. Quello alveolare, inoltre, seppur più resistente, facilita con le sue celle aperte la circolazione dell’aria, e dunque dell’ossigeno, elemento fondamentale per la combustione (vedi il triangolo del fuoco).
Per questo è fondamentale proteggere il cartone con una vernice ignifuga, che aumenta la resistenza alle fiamme e ritarda la combustione.

Nella gamma di prodotti Firewall, la linea di Renner Italia specializzata in vernici ignifughe, ci sono cicli ignifughi appositamente formulati per il cartone alveolare. Questi permettono al materiale di ottenere la Classe 1 di reazione al fuoco. Inoltre lo proteggono anche dall’umidità, altro grande “nemico” del cartone.

Edificio di pregio architettonico rivestito con tavole di legno bruciate secondo la tecnica giapponese dello YakisugiRoma, di sera, illuminata e vista dall'alto, con il Colosseo al centro dell'immagine