Storia della scala antincendio

 In firefighter, Primo piano

Tra le misure di protezione utili in caso di incendio, ce ne sono di cosiddette attive e passive. Nelle prime rientrano gli strumenti coinvolti nel rilevare ed estinguere le fiamme, e possono essere sia automatici che azionati dall’uomo. Sono ad esempio gli estintori, gli allarmi e i rilevatori. Tra le protezioni passive ci sono invece le barriere antincendio, i sistemi di ventilazione, le vernici ignifughe come quelle della linea Firewall di Renner Italia. Anche la scala antincendio fa parte della categoria di protezioni passive.
Vediamo la sua storia.

Prima della scala antincendio

Illustrazione di edifici di New York dell'800

Le scale antincendio non sono sempre esistite. Se in passato si voleva scappare da un edificio in fiamme, ci si arrangiava come si poteva, per esempio con corde calate da una finestra o con lenzuola legate tra loro. Ovviamente non si trattava di metodi molto efficaci. E soprattutto erano tutt’altro che comodi.
Una prima evoluzione si ebbe nel 1784, quando l’inglese Daniel Maseres inventò il fire escape, una scala che si poteva muovere per mezzo di ruote. Questa veniva fissata alla finestra, permettendo alle persone all’interno di mettersi in salvo.
Nel 1877, invece, venne sviluppato un dispositivo denominato Houghton’s Fire Escape. Era una scala a fune — in pratica due corde unite da pioli. La si agganciava al pavimento e la si srotolava fuori dalla finestra.

Il primo, vero brevetto di scala antincendio, tuttavia, è merito di una donna. Era il 1887 e l’americana Anna Connelly inventò una sorta di leggero ponte metallico, addossato alla parete esterna degli edifici. Era una struttura composta da balconi collegati tra loro da scale, che permettevano alle persone di scendere da palazzi in fiamme stando all’aria aperta, quindi con molto meno rischio di restare intossicati dai fumi. Tra l’altro Connelly fu una delle prime donne in assoluto a depositare un brevetto a proprio nome. Sono migliaia le persone che devono la vita a questa eccezionale inventrice.

La scala antincendio ai giorni nostri

Un moderno edificio con la scala antincendio esterna

Oggi le scale antincendio possono essere poste sia all’esterno che all’interno. Quelle esterne sono di norma costituite da un numero di piattaforme orizzontali tante quanti sono i piani del palazzo, collegate tra loro da scale. Si tratta solitamente grate d’acciaio aperte, per impedire l’accumulo di ghiaccio, neve e foglie.
Le scale antincendio interne, invece, necessitano di opportuni accorgimenti tecnici che garantiscano una ventilazione tale da evitare lo stazionamento dei fumi. Sono quasi sempre accompagnate da porte tagliafuoco che non permettono al fumo e ai gas di uscire, rallentando anche le fiamme.

Le scale antincendio sono uno dei simboli di New York

Edifici della sona di SoHo, a Manhattan, New York, con la classica scala antincendio esterna

Nei primi decenni dell’800, la Grande Mela visse un periodo di esplosione demografica, dovuta all’industrializzazione e all’arrivo in città di molti migranti provenienti dall’Europa. Iniziarono così a spuntare come funghi palazzi di legno a diversi piani, e case popolari a buon mercato. In edifici del genere, gli incendi erano frequenti, anche per via del fatto che a livello stradale erano presenti negozi e laboratori con cucine e fuochi.
In caso di fiamme, i piani superiori venivano rapidamente raggiunti dai roghi, e chi vi abitava difficilmente aveva la possibilità di mettersi in salvo.

Le prime scale antincendio di New York vennero installate proprio nei quartieri più popolosi e popolari. Cominciarono a diffondersi solo dopo gravi incidenti in cui persero la vita molte persone.
A partire dalla seconda metà dell’800 si diffusero in tutta la città, e in seguito diventarono comuni in gran parte delle grandi metropoli americane, diventando di fatto un simbolo urbano.

Con il passare degli anni queste strutture in metallo sono state sfruttate per usi che con gli incendi non c’entravano nulla: come spazio aperto e arieggiato da adoperare durante le calde serate d’estate, come luogo dove stendere i panni o fumare una sigaretta, oppure per creare un piccolo giardino o delle rastrelliere per biciclette, nonostante fosse (e sia ancora) illegale farlo.
Appaiono inoltre in decine di film, da La finestra sul cortile di Hitchcock a svariati thriller, noir e film d’azione pieni di inseguimenti su e giù per molteplici piani.
Oggi, però, molte di quelle storiche scale antincendio non sono più a norma: i bulloni che le ancorano ai palazzi sono logorati e inadatti a reggere pesi eccessivi. Nei nuovi edifici la tendenza è quella di costruirle all’interno. E le vecchie scale esterne rimarranno come cimeli del passato.

Alta scala antincendio a chiocciola in un palazzo giapponese

Uomo a torso nudo si allena a una sbarraUna stereografia dei primi del '900 mostra le rovine di San Francisco dopo il terremoto